Quando pensiamo al fulcro di una casa, almeno nella sua concezione occidentale, pensiamo di certo al salotto. Il salotto è infatti dove accogliamo gli ospiti e dove in generale viviamo momenti di convivialità, familiare e non, infatti in inglese si chiama living room ovvero la stanza dove si vive per eccellenza. Cuore nel cuore della casa è di conseguenza il divano quasi sempre collocato se non nel salotto nella zona centrale della casa.
Il divano, simbolo di relax per antonomasia, assume molteplici funzioni a seconda della situazione: accoglienza, svago, ozio, ma può diventare anche un importante elemento di arredo e di design.
Al giorno d’oggi il divano è quindi un componente della casa al quale è difficile fare a meno, ma come è arrivato a ricoprire un ruolo così centrale nelle nostre vite? Qual’è la sua origine e come si è evoluto nel tempo? Scopriamolo assieme.
L’origine della parola divano è il termine arabo-persiano dīwān che indica la zona ricoperta di soffici cuscini in cui gli scribi dell’impero ottomano sedevano per svolgere le loro funzioni di scrittura. Un primo prototipo di sofà dunque, nasce nel mondo arabo, dove i grandi sultani erano soliti usare comode sedie imbottite come trono, l’utilizzo si diffuse poi nel mondo occidentale.
É in epoca romana che il divano si trasforma e assume una funzione più simile a quella attuale: nell’antica Roma la sala da pranzo era chiamata triclinium, e prendeva il nome dai tre grandi cuscini, tre letti imbottiti disposti a ferro di cavallo, in cui i padroni di casa e i loro ospiti si sdraiavano per consumare i pasti o semplicemente per conversare. Quest’usanza era prerogativa degli uomini dell’alta nobiltà romana.
Nell’età moderna il divano, protagonista delle lussuose regge francesi e dei salotti della nobiltà, si modifica radicalmente con l’avvento dello stile Barocco e successivamente del Rococò e diventa un simbolo di lusso e opulenza.
Ma è solamente con la rivoluzione industriale che il divano assume le sembianze che lo caratterizzano ancor oggi. In particolare la produzione in serie ha permesso la vera prima diffusione di massa del divano nelle case della gente comune e non solo delle classi più agiate com’era stato sino a quel momento.
Oggi il divano, oltre ad essere diventato il cuore delle nostre case, viene impiegato in moltissimi scenari anche pubblici, negli studi, nelle sale d’attesa, nei ristoranti e addirittura nelle aree ricreative delle aziende più all’avanguardia, le quali mettono a disposizione dei dipendenti uno spazio in cui possano rilassarsi.
Un altro utilizzo molto recente e innovativo del divano lo troviamo nei talk show televisivi o dibattiti pubblici, in cui l’ospite intervistato viene fatto accomodare in una poltrona/divanetto che tende a ricreare l’ambiente di un salotto casalingo anche con l’ausilio di altri elementi d’arredo come ad esempio l’illuminazione, il tappeto, la tazza di tè sul tavolino. L’intento è proprio quello di ricreare l’intimità di un ambiente domestico, di far sentire l’ospite a casa e quindi più a suo agio e più libero di conversare in maniera informale e di confidarsi come fosse a casa di un’amico. Questo espediente rompe la barriera tra l’ospite e i telespettatori/pubblico avvicinandoli e facendo sentire quest’ultimi partecipi dello scambio. Emblematico e noto è il programma americano David Letterman Show, che ha ispirato questo famosissimo e molto attuale format di spettacolo.
E tu? conoscevi l’origine antica del tanto amato divano? Quali altri innovativi utilizzi del divano ti vengono in mente?
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